Il nuovo che avanza nella scena musicale italiana

Sarebbe facile parlare, in questo articolo sui nuovi artisti italiani, di fermento o di avanzata di giovani interpreti, ma non sarebbe accurato: a chi è attento alle notizie sulla musica sarà evidentissimo che il mondo delle sette note tricolore è sempre piuttosto dinamico.

Non solo, ma può contare su un ricambio velocissimo, che definire generazionale sarebbe ingiusto, visto che per ogni stagione discografica (che all’incirca si fa corrispondere all’avvio di ogni festival di Sanremo) sono pronti a emergere almeno una decina di nuovi artisti molto interessanti.

Emergenti con gavette ventennali

Tale “turnover”, poi, dà spesso una percezione falsata di musicisti lanciati allo sbaraglio quando non è affatto così.

Se prendiamo come esempio di boom “improvviso” un Tiziano Ferro apparso pressoché dal nulla nel 2001 con “Xdono”, ci sono per contro decine di esempi di musicisti dalla gavetta anche pluridecennale che tuttavia sono stati percepiti come emergenti solo perché poco noti al grande pubblico. Baby K, per esempio, scoperta proprio da Tiziano Ferro, o Colapesce e DiMartino, attivi ognuno per conto proprio da anni come cantautori prima dell’exploit del 2021 con “Musica leggerissima”. O ancora, i Pinguini Tattici Nucleari.

Un problema di percezione

Ecco, prima di parlare di novità o di rinnovamento della musica italiana, sarebbe bene discutere questo problema di percezione: il grande pubblico conosce pochi nomi, quasi sempre gli stessi che erano già famosi prima dell’inizio del nuovo secolo, perché manca un’informazione puntuale su artisti che muovono i primi passi, che hanno pubblicato un interessante primo singolo (o album) o che propongono dal vivo un concerto dall’impostazione originale.

La falla da tappare in questo senso è enorme, e non ci si può affidare di volta in volta al passaparola, alle playlist di Spotify o alla carente stampa specializzata, piagata da crisi del settore, bancarotte e da una visione editoriale spesso deformata dall’interesse dei suoi direttori per specifici generi musicali.

Un piccolo contributo

Chi scrive questo sito vorrebbe dare una piccola spinta a un settore assai vitale, ma che non è avvantaggiato dallo spezzettamento nella promozione/pubblicità che abbiamo descritto poco più sopra. Siamo un gruppo di giornalisti non affiliati ad alcuna testata, sempre più frustrati dalla mancanza di occasioni, perché di questo si tratta, concesse alla musica italiana più vicina ai nostri anni.

Su questo sito troverete, scritte con semplicità e adatte a tutti i livelli di competenza, analisi su aree geografiche particolarmente vivaci, focus su generi immortali, approfondimenti su personaggi chiave della scena. Vi porteremo in un viaggio alla scoperta di artisti che non conoscete ma i cui nomi dovreste appuntarvi, o vi indicheremo quali siano i migliori dischi… dei quali non avete mai sentito parlare.

Per maggiori informazioni e per richieste di spiegazioni, vi rimandiamo al nostro modulo di contatto. Nel frattempo, buon ascolto (e buona lettura!).

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